Junkers D.I |
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Il primo progetto targato "Junkers" fu lo J.1.
Noto come l'"Asino Magro", ne fu costruito un unico esemplare. Lo
J.1 era costruito interamente in metallo e fu completato già nel
1915 sotto la direzione del prof. Hugo Junkers.
Era equipaggiato con un motore Mercedes a cilindri in linea da
120hp, raffreddato a liquido.
Il radiatore, interessante ed efficace innovazione, era montato a
sbalzo sotto la fusoliera.
Le ali erano di sezione sottile, con tip taglienti ed alettoni che
si estendevano oltre il profilo del bordo d'uscita dell'ala.
La fusoliera aveva sezione squadrata e "magra", il tutto dava
all'aereo un aspetto robusto ma piuttosto "rude", ben lontano dalle
linee morbide dei Roland e degli Albatros. |
Nel 1916 vide la luce lo J.2, dove il motore ora era un Mercedes da
160hp.
Il J.2 manteneva il radiatore a sbalzo sotto la fusoliera, e
l'aspetto generale dello J.1. Fu aggiunta una protezione a "roll
bar" per riparare il pilota nell'eventualità di un ribaltamento in
atterraggio, e una mitragliatrice Spandau sincronizzata al motore.
Dello J.2 furono costruiti 6 esemplari.
Nonostante il parziale insuccesso dei suoi progetti (per ora le
preferenze del Comando Tedesco andavano ai velivoli di Fokker), la
formula della costruzione metallica interessava comunque, e Junkers
fu persuaso a collaborare con Anthony Fokker nella produzione di un
nuovo biplano biposto destinato a compiti di appoggio alla fanteria.
Lo J.4 si dimostrò efficace, ma le relazioni tra i due partner non
furono mai idilliache. |
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Junkers continuò nello sviluppo del "suo" caccia, dando alla luce
nell'Ottobre del 1917 lo J.7, un altro modello interamente
metallico dove l'installazione del motore Mercedes da 160 hp nel
muso era maggiormente curata aerodinamicamente e il disco dell'elica
risultava più piccolo.
Piuttosto brutto restava invece il disegno dei tubi di scarico, che
sporgevano sul lato della fusoliera, e, quasi un ripensamento, il
radiatore veniva questa volta sistemato sopra i cilindri.
Le ali erano costruite in alluminio nervato, rinforzato internamente
da sette elementi metallici tubolari collegati tra loro a
formare una trave di Warren (struttura a telaio dove tutti gli
elementi sono |
sollecitati solo
assialmente).
La fusoliera era rivestita da strisce di alluminio corrugato e un
grosso poggiatesta serviva a proteggere il pilota in caso di
ribaltamento.
Sia gli equilibratori che il timone erano aerodinamicamente
bilanciati.
Sul secondo J.7 il radiatore tornava ad essere montato a sbalzo e il
poggiatesta veniva sostituito da un più semplice "roll bar" e veniva
modificato il carrello di atterraggio.
Una terza versione, equipaggiata con un sistema di raffreddamento di
derivazione automobilistica era un ottimo aereo, probabilmente
destinato a vincere la competizione di Adlershof del Gennaio 1918,
ma il prototipo si danneggiò durante un volo di prova solo quattro
settimane prima della gara, pilotato dallo stesso Anthony Fokker. |
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L'ultimo sviluppo fu il definitivo J.9, ordinato dal Comando Tedesco
con la sigla di D.1 nel Marzo del 1918.
Fu equipaggiato sia con il motore Mercedes da 160 hp che con il BMW
da 185 hp.
Montava 2 mitragliatrici Spandau e fu probabilmente il miglior
caccia in assoluto che partecipò al conflitto.
Era però complicato da costruire, a causa della tecnologia
necessaria per la realizzazione della struttura interamente
metallica, mentre la produzione del Fokker D.VII poteva contare su
catene di produzione già avviate ed efficaci.
Dello Junkers D.1 furono costruiti solo quarantuno esemplari, che
vennero distribuiti tra i vari Jagdstaffeln a uno o due per volta
solo nell'Ottobre del 1918. |
Oltre al D.1, nella seconda metà del 1918 Junkers cominciò la
produzione di un modello biposto, il CL.1, che avrebbe dovuto
sostituire gli Halberstadt CL.
Anche per il CL.1 le difficoltà incontrate nella produzione
impedirono l'effettiva distribuzione sul fronte dei velivoli |
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Hugo Junkers |
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Hugo Junkers nacque il 3 Febbraio 1859 nella piccola città di
Rheydt, vicino a Monchengladbach, in Germania, terzo dei sette
figli di Louise ed Einrich Junkers.
Hugo Junkers crebbe a Rheydt e frequentò li le scuole dal 1867
al 1874.
Continuò gli studi a Barmen tra il 1875 e il 1878.
Nel 1878 si iscrisse alla facoltà di ingegneria presso
l'Università di Berlino.
Nel 1881 si trasfgerì ad Aachen, dove continuò a studiare presso
la Rheinisch-Westfalische Hochschule.
Laureato ingegnere meccanico nel Maggio del 1883 Hugo Junkers
cominciò a lavorare ricoprendo la carica di direttore tecnico
dell'industria tessile del padre a Rheydt. |
Nel 1884 Junkers tornò ad Aachen per compiere ulteriori studi
in ingegneria elettromeccanica.
Parallelamente a questo impegno, Junkers lavorò presso diverse
officine meccaniche sino alla fine del 1885.
Nel 1887 è nuovamente a Berlino dove prosegue negli studi di
elettromeccanica e frequenta alcuni corsi in economia.
Raccomandato dal suo docente, prof. Slaby, Junkers si trasferì a
Dessau nel Novembre del 1888, dove lavorò presso la Deutsche Continental
Gasgesellschaft sotto la direzione di Wilhelm Oechselhauser.
La Continentale Gasgesellschaft si occupava della costruzione di
motori a gas, un campo nel quale Junkers aveva già operato come
assistente del prof. Slaby.
Nel 1890 Oechselhaeuser e Junkers fondarono la "Versuchsanstalt
fur Gasmotoren von Oechselhaeuser & Junkers at Dessau", un
laboratorio sperimentale per motori a gas.
Junkers si occupava della parte tecnica mentre Oechselhaeuser
offriva il supporto economico.
La Versuchsanstalt fur Gasmotoren fu la prima compagnia di
Junkers e si occupò prevalentemente dello sviluppo di motori da
produrre su larga scala.
Realizzato con successo il primo motore nell'Aprile del 1893
Hugo Junkers e Wilhelm Oechselhaeuser si separarono.
Nel 1892 Junkers aveva già aperto a Dessau uno studio per conto
suo, nel quale aveva sviluppato sistemi di misura della
temperatura dei gas brevettati fuori dal contesto della
Versuchsanstalt fur Gasmotoren, atteggiamento che favorì
successivamente la rottura con Oechselhaeuser.
Privato del necessario sostegno economico Junkers cercò nuovi
soci per i suoi sistemi di misura della temperatura e per altre
applicazioni di tipo termodinamico, trovando finalmente nel Dr.
Robert Ludwing un nuovo finanziatore.
Come già con Oechselhaeuser, anche con Ludwing Junkers assunse
la funzione di direttore tecnico, lasciando al socio la gestione
della parte economica.
La Junkers & Co. produceva caldaie a gas per uso civile (dai
grossi bruciatori ai piccoli boiler).
Dopo aver raggiunto un discreto successo, Junkers e Ludwing
litigarono, e nel 1897 Ludwing se ne andò, confortato da una
decisione del tribunale che condannava Junkers a risarcirlo di
ben 52.000 Marchi.
Sin dal 1894 Junkers aspirava alla posizione di "Professore"
presso una delle facoltà tecniche tedesche. Con l'aiuto di Wilhelm Lynen,
prima impiegato alla Versuchsanstalt
fur Gasmotoren ed ora professore presso la Technische Hochschule of Aachen,
Hugo Junkers finalmente riuscì a divenire professore in
laboratorio tecnico presso la RWTH di Aachen nel Settembre 1897.
Nello stesso tempo Junkers affidò la gestione della Junkers &
Co. al suo amico Herrmann
Schleissing.
Negli anni successivi molte delle soluzioni tecniche sviluppate
presso i laboratori della RWTH di Aachen furono commercializzate
dalla Junkers & Co.
Junkers fu professore alla RWTH fino alla fine del 1911.
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Il 31 Marzo delo 1898 il prof. Hugo Junkers convolò a nozze con Therese
Bennhold. Insieme avranno ben 12 tra figli e figlie, l'ultima
delle quali nascerà nel 1920.
Nel 1906 Junkers fu coinvolto per la prima volta nel progetto di
un aeroplano.
In quegli anni Hans Reissner era professore di meccanica tecnica
presso l'Università di Aachen e si occupava di problemi di
aerodinamica.
Quando a Reissner fu assegnato il progetto di un aeroplano,
questi contattò l'amico Junkers per farsi aiutare.
Nel 1908 Reissner decise di costruire il suo primo aereo, e con
Junkers discussero a lungo su come realizzarlo.
Finalmente arrivarono alla soluzione di realizzare una struttura
interamente metallica |
Il primo lavoro di Reissner fu un velivolo a configurazione
"Canard", che volò nel 1912.
Negli anni 1913/14 Junkers si fece costruire una galleria
aerodinamica per lo studio dei profili alari sottili
dall'Università di Aachen.
Allo scoppiare della guerra Junkers rientrò a Dassau dove fondò
la Forschungsanstalt Prof. Junkers, per continuare il suo lavoro
di ricerca. |
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Durante questi primi anni di guerra gli studi di Junkers si
focalizzarono essenzialmente sulla costruzione di velivoli
interamente in metallo, lo J.1 del 1915, costruito dalla ICO di
Dessau, fu il primo velivolo interamente in metallo della
storia.
Nel 1917 Junkers realizzò la sua prima produzione in serie di
aerei con l'aiuto di Anthony Fokker.
Entrambi furono forzati dal governo tedesco a fondersi insieme
nella Junkers - Fokker
Flugzeugwerke AG nel 1917 allo scopo di riunire le conoscenze
delle nuove tecnologie sviluppate da Junkers alla ICO con le
capacità produttive di grandi serie proprie delle industrie di
Fokker.
Il primo velivolo di serie prodotto dalla Junkers-Fokker
Flugzeugwerke AG fu lo Junkers J.4, realizzato nel
1917/1918. |
All'inizio del 1919 Junkers e Fokker si separarono.
La compagnia comune venne rilevata da Junkers che la rinominò
Junkers Flugzeugwerke AG.
Questa sarà il nucleo per le nuove attività aeronautiche di
Junkers.
Nei successivi cinque anni Junkers iniziò parecchie attività a
sfondo aeronautico: dalla realizzazione di uno dei più
grandi consorzi |
europei di compagnie di linea, con l'aiuto di Gotthard Sachsenberg,
la Junkers
Luftverkehrs AG, alla Junkers Flugzeugfuehrerschule, una scuola di
volo, una compagnia per la fotografia aerea e altro ancora. |
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Nel contempo Junkers continuò i suoi studi sui motori nella Junkers Motorenwerke AG.
Durante la prima metà degli
anni venti, Hugo Junkers iniziò diverse attività anche in
campo internazionale.
Una di queste divenne il primo vero disastro finanziario di
Junkers.
Il governo tedesco aveva cominciato una sorta di
collaborazione con il governo russo duarante la prima fase
di isolamento di questo, succeduta alla fine della I Guerra
Mondiale e della Rivoluzione di Ottobre.
Nel Novembre del 1922 Junkers firmò un contratto con il
governo sovietico per installare una fabbrica aeronautica
militare a Fili, vicino a Mosca.
Gli aerei prodotti da Junkers avrebbero dovuto essere poi
utilizzati dalle forze aeree sovietiche, mentre il
finanziamento per installare ed avviare l'industria sarebbe
pervenuto dal governo tedesco.
Nel 1924 il governo tedesco offrì a Junkers ulteriori
finanziamenti, ma gli stabilimenti di Fili non diedero mai
buoni risultati.
Nel 1925 la Germania perse ogni interesse alla cooperazione
col governo sovietico e di conseguenza smise di finanziare
le industrie di Junkers, chiedendogli anzi la restituzione
del credito già ottenuto, e quindi si bloccarono anche tutti
i finanziamenti diretti alla Junkers Flugzeugwerke AG
in patria.
Il 3 Ottobre 1925 la Junkers Flugzeugwerke AG non fu più in
grado di pagare gli stipendi degli impiegati. |
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Il governo tedesco si offrì allora per concedere nuovo
credito, ma Junkers aveva già venduto più del 66% delle sue
azioni allo stato.
Circa l'80% di Junkers Luftverkehrs AG fu ceduta al
governo tedesco e Hugo Junkers dovette lasciare la sua
posizione di direttore delle compagnie Junkers.
Con la maggioranza delle azioni il governo tedesco sciolse
la compagnia aerea che fu di Junkers e la integrò nella
neonata Luft Hansa nel Gennaio 1926.
Nel Dicembre 1926 la crisi di Junkers ebbe finalmente fine:
dopo una battaglia legale contro il Reich accettò di cedere
il rimanente 20% della compagnia aerea e di rifondere un
ulteriore milione di Reichsmark. |
L'aggravarsi della crisi economica mondiale nel 1930/1931
portò alla bancarotta diverse aziende che avevano debiti presso
Junkers e, in breve, anche Junkers restò a corto di soldi.
Il 7 Marzo 1932 Hugo Junkers e le sue aziende non erano più in
grado di pagare alcun conto. Nell'Aprile il tribunale
"commissionò" le aziende Junkers che fu nuovamente costretto a
vendere.
La prima fabbrica fu rilevata da Robert Bosch nel Novembre, ad
altri furono cedute parti delle sue catene produttive di motori.
Grazie a queste vendite Junkers riuscì a salvare dalla
bancarotta le sue Junkers Flugzeugbau e Junkers Motorenbau.
Erano passati appena tre mesi da questa seconda disastrosa
crisi, che ne cominciò una terza e definitiva.
Hitler aveva preso il potere e a Junkers fu richiesto di
trasferire i diritti sui suoi brevetti alla Junkers Flugzeugwerke
AG.
Junkers si rifiutò di obbedire e il governo nazista incaricò la
corte di Dessau di accusare Junkers di spionaggio.
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Su di lui investigò Laemmler, che in pratica
lo costrinse agli arresti domiciliari nel Maggio del 1933.
Il 2 Giugno Laemmler costrinse finalmente Junkers a cedere i
diritti sui suoi 170 brevetti per evitare la prigione.
Il 15 Ottobre Junkers fu obbligato a firmare un accordo con
il quale cedeva il 51% delle sue aziende al governo tedesco.
Questo per evitare di essere incriminato di attività contro
il governo in relazione al suo comportamento durante la
prina crisi del 1926.
Il 3 Febbraio 1934 Junkers fu posto agli arresti domiciliari
nella sua casa di Bayrischzell.
Non poteva muoversi e non poteva ricevere visite se non in
presenza di un ufficiale di polizia. |
Junkers continuò a lottare per
la sua riabilitazione, ma le sue condizioni di salute
divennero precarie e due giorni dopo il suo settantaseiesimo
compleanno, il 5 Febbraio 1935, Hugo Junkers morì, ancora in
stato di arresto e senza alcun tipo di potere decisionale
sulla condotta delle sue aziende.
Dopo la morte di Junkers sarà sua moglie Therese a
continuare a combattere per riottenere il controllo delle
aziende del marito.
Therese fu costretta ad accettare un risarcimento di circa
10.000.000 di Reichsmark per rinunciare ai diritti sulle
aziende del marito, per un valore di più di 32.000.000 di Reichsmark.
Dopo la fine della II Guerra Mondiale fu il figlio Klaus a
riprendere il contenzioso contro il governo della Repubblica
Federale Tedesca, ma anche lui senza alcun successo. |
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